questa pagina contiene alcune notizie a carattere divulgativo di alcune patologie che si presentano frequentemente negli animali da compagnia: non essendo un trattato scientifico completo si invitano i visitatori del sito ad approfondire le notizie qui riportate presso il proprio veterinario di fiducia
 
Palatizzazione dei canini mandibolari
Brachignatismo (enognatismo)
L'ortodonzia è quella particolare branca dell’odontoiatria che studia le diverse anomalie della posizione, costituzione e sviluppo dei denti e delle ossa mandibolari e mascellari
Il trattamento ortodontico è destinato a migliorare la funzionalità del cavo orale, a modificare situazioni che causano dolore o che possono predisporre il soggetto allo sviluppo di patologie secondarie alla malocclusione e, se possibile, a rendere l’occlusione conforme allo standard di razza.
Uno o entrambi i canini sono deviati verso il piano mediano del cranio; questi elementi dentali, invece di articolarsi tra terzo incisivo e canino superiore vanno a contattare il palato duro (palatizzazione dei canini). La palatizzazione dei canini può portare a lesioni al palato molto gravi: a volte si assiste alla formazione di fistole oronasali.
Le cause più frequenti di questa malocclusione sono il brachignatismo (enognatismo), la “base stretta mandibolare” e la persistenza dei canini decidui (da latte) per un certo periodo dopo l’eruzione dei permanenti.

I canini decidui dovrebbero essere estratti chirurgicamente quando, nonostante l’eruzione dei permanenti, essi siano saldi nella loro sede e radiologicamente non ci siano marcati segni di riassorbimento della radice.

La mancata estrazione dei canini mandibolari, o la loro estrazione incompleta, devia i permanenti verso la linea mediana del palato (palatizzazione).
Vengono definiti prognati i soggetti che presentano una dislocazione rostrale dei premolari e molari inferiori rispetto ai superiori; a ciò, generalmente, si accompagna una protrusione di tutta la mandibola rispetto alla mascella. 

Va ricordato che le razze brachicefale (cranio largo e corto come i Boxer, Bulldog, Pechinesi, ecc.) prevedono questa occlusione nello standard di razza.
Anche la persistenza dei canini decidui superiori non deve essere tralasciata, infatti, se rimangono in sede troppo a lungo, deviano comunque il canino permanente a loro vicino (malocclusione) e, in tutti i casi, si assiste spesso ad un accumulo anomalo di placca e tartaro (malattia parodontale) tra i due canini.
I casi già consolidati di palatizzazione dei canini possono comunque essere corretti con l’applicazione di apparecchi ortodontici come il piano inclinato oppure viti ad espansione.
Applicazione diretta di un piano inclinato
Situazione iniziale
Piano inclinato
Piano inclinato
Risoluzione del caso
Prognatismo mandibolare
In alcuni casi è possibile applicare un apparecchio mobile per la correzione del prognatismo nei giovani cani; le condizioni necessarie per l'applicazione del dispositivo sono le seguenti: 

     Il paziente deve appartenere ad una razza che preveda l'occlusione a forbice o a tenaglia. 
   Il soggetto deve essere in fase di crescita e tale periodo è variabile in funzione della razza e della taglia.
   La collaborazione del proprietario deve essere totale, dato che il dispositivo dovrà essere portato a volte anche per parecchie ore al giorno e per molti giorni o settimane, inoltre saranno richiesti controlli frequenti.
Situazione iniziale (età 2 mesi)
Stesso soggetto all’età di 2 anni
Dispositivo applicato
Dispositivo applicato
I soggetti brachignati (enognati) presentano gli incisivi superiori posti più rostralmente rispetto alla norma e non entrano quindi in contatto con gli incisivi inferiori e i premolari inferiori sono spostati distalmente a quelli superiori in maniera più o meno grave e sempre correlata alla gravità del difetto riscontrabile negli incisivi e canini.
Altri interventi ...
Mentre in odontoiatria umana si propongono soluzioni che restituiscano un risultato sia estetico che funzionale, in veterinaria il trattamento di questo tipo di difetto è, di regola, volto al miglioramento della funzionalità del cavo orale e ad evitare danni cagionati ai tessuti molli dai denti malposizionati.
Le soluzioni che vengono proposte sono generalmente due:

   Riduzione della altezza della corona dei canini inferiori mediante pulpotomia vitale
   Deviazione laterale dei canini inferiori mediante l’applicazione di un piano inclinato
Questo tipo di difetto occlusivo non è contemplato in nessuno standard di razza. 

La gravità della malocclusione può essere rapidamente valutata considerando la posizione dei canini inferiori: tanto più questi ultimi sono arretrati rispetto ai superiori, tanto più grave sarà il difetto.
Pulpotomia vitale

è un trattamento irreversibile e più costoso dell’applicazione del piano inclinato, è possibile essere costretti a reintervenire con un intervento di devitalizzazione, si tratta comunque di un intervento esteticamente accettabile e risolutivo che preserva gli animali dal traumatismo dei canini ai tessuti molli della cavità orale.
Questo tipo di trattamento deve essere controllato radiologicamente in tempi successivi per appurare la vitalità della polpa dentaria.
Controllo radiografico postoperatorio
Follow-up a 2 mesi
Applicazione di un piano inclinato
L’applicazione di un piano inclinato è una tecnica economica e poco invasiva che, deviando l’angolo dei canini inferiori in senso laterale, impedisce i traumatismi al palato.

È necessario, però, valutare se esiste uno spazio utile nell’arcata superiore per permettere la deviazione dei canini: inoltre, una volta deviati, questi denti possono ledere la mucosa delle guance costringendoci all’intervento di riduzione della corona. 

Spesso, questo tipo di intervento non è gradevole da un punto di vista estetico perché i canini sporgono lateralmente e viene quindi rifiutato dai proprietari.
I soggetti giovani, soprattutto se di piccola taglia, rispondono spesso al trattamento in pochi giorni: 

   Zwergschnauzer (Schnauzer nano)
   maschio
   età 2 mesi
dopo 36 ore dall'applicazione
prima dell’applicazione
Concetto di occlusione “normale”
La conformazione del cranio del gatto e soprattutto del cane è estremamente variabile; questa variabilità incide in maniera sostanziale sui rapporti tra l’arcata superiore e l’arcata inferiore e sui rapporti tra i singoli denti. E’  necessario riconoscere una occlusione normale riferita alla razza in esame. Lo standard di razza descrive sempre il tipo di occlusione ideale e, quando previsto, quello ancora accettato. Nella maggior parte dei cani e dei gatti viene ritenuta normale l'occlusione “a forbice”, mentre in altre razze è accettata o, addirittura richiesta, l’occlusione “a tenaglia”, mentre, in altre ancora, è richiesta a “forbice rovesciata”; quest’ultima spesso sconfina in un franco “prognatismo” (cani: Boxer, Bulldog ecc.; gatti: Persiano, Exotic, ecc.).

Nessuno standard prevede il brachignatismo (enognatismo).

Da quanto sopraddetto appare evidente che il concetto di “occlusione normale”, in odontoiatria veterinaria, varia in funzione della specie e della razza.
Correzione della forbice inversa
Distalizzazione dei canini
superiori
inferiori
inferiori
allineamento degli incisivi

C.F. SQRPLA56T14D548H                            Partita I.V.A. 01743030387